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CODICE 37572
TITOLO Sa. Olimpiade Vedova
ANNO 1839 - 46
DIMENSIONE mm. 177 x 130 l'immagine; mm. 260 x 190 il foglio
AUTORI Incisore: Wenzel Giovanni - Disegnatore: Bigioli Filippo -Editore: Gentilucci Romualdo -
PREZZO Euro 30  
DESCRIZIONE Stampa antica con immagine di Santa Olimpia (Olimpiade) vedova: dopo aver perso il marito in ancor giovane età, trascorse piamente a Costantinopoli il resto della sua vita tra le donne consacrate a Dio, assistendo i poveri e rimanendo fedele collaboratrice di san Giovanni Crisostomo anche durante il suo esilio.
 
 
 
CODICE 37556
TITOLO S. Martina Vergine e Martire
ANNO 1839 - 46
DIMENSIONE mm. 180 x 133 l'immagine; mm. 260 x 195 il foglio
AUTORI Incisore: Wenzel Giovanni - Disegnatore: Bigioli Filippo -Editore: Gentilucci Romualdo -
PREZZO Euro 30  
DESCRIZIONE Stampa antica con immagine di Santa Martina Martire. Martina, figlia di un nobile romano, sarebbe stata diaconessa, che per aver rifiutato di fronte al tribunale di Alessandro Severo di sacrificare ad Apollo, dopo infiniti tormenti e prodigi da parte sua, fu condannata ad essere decapitata. La più antica notizia su Martina è che papa Onorio I le dedicò una chiesa nel Foro.
 
 
 
CODICE 4703
TITOLO S. Giovanna Francesca Fremiot di Chantal.
ANNO 1839 - 46
DIMENSIONE mm. 179 x 130 l'immagine; mm. 235 x 165 il foglio
AUTORI Incisore: Wenzel Giovanni - Disegnatore: Bigioli Filippo -Editore: Gentilucci Romualdo -
PREZZO Euro 30  
DESCRIZIONE Stampa antica con immagine di Santa Giovanna Francesca Tremiot, nata a Digione, in Francia, nel 1572 e morta a Moulins nel 1641. La vita di Giovanna Frémiot è legata alla figura di Francesco di Sales, suo direttore e guida spirituale, e di cui fu seguace e al tempo stesso ispiratrice e collaboratrice. A vent'anni sposò il barone de Chantal, da cui ebbe numerosi figli, ma rimasta vedova avvertì il desiderio di ritirarsi dal mondo e di consacrarsi a Dio. Sotto la guida di Francesco di Sales, diede vita a una nuova fondazione intitolata alla Visitazione e destinata all'assistenza dei malati. L'Istituto si diffuse rapidamente nella Savoia e nella Francia. Ben presto seguirono Giovanna, diventata suor Francesca, numerose ragazze, le Visitandine, come erano chiamate e universalmente note le suore dell'Istituto. Prima della sua morte le case della Visitazione erano 75, quasi tutte fondate da lei.
 
 
 
CODICE 37586
TITOLO S.ti Marco e Marcelliano Martiri
ANNO 1839 - 46
DIMENSIONE mm. 178 x 130 l'immagine; mm. 260 x 190 il foglio
AUTORI Incisore: Wenzel Giovanni - Disegnatore: Bigioli Filippo -Editore: Gentilucci Romualdo -
PREZZO Euro 30  
DESCRIZIONE Stampa antica con immagine dei Santi Marco e Marcelliano.Notizie sicure sui due martiri non esistono; nella leggendaria passio Sebastiani si narra che erano fratelli, figli di un certo Tranquillino. Arrestati dal prefetto Cromazio, furono affidati al primigenio Nicostrato con una dilazione di trenta giorni, perché riflettessero sulla loro sorte. Preghiere di parenti e amici però non valsero a farli recedere dal loro proposito, anche perché erano confortati dalle parole di san Sebastiano. Durante l'attesa del martirio furono ordinati diaconi dal papa Gaio e con lui servivano i cristiani ed operavano miracoli. Traditi da un certo Torquato, il preside Fabiano li sottopose a crudeli torture e infine li fece trafiggere con lance.
 
 
 
CODICE 4694
TITOLO SS. Giuliano e Cronione Martiri
ANNO 1839 - 46
DIMENSIONE mm. 176 x 131 l'immagine; mm. 270 x 205 il foglio
AUTORI Incisore: Wenzel Giovanni - Disegnatore: Bigioli Filippo -Editore: Gentilucci Romualdo -
PREZZO Euro 30  
DESCRIZIONE Stampa antica con immagine di San Giuliano e San Cronione. S. Euno, o Cronione, è commemorato insieme a S. Giuliano, ambedue martiri ad Alessandria d’Egitto nel 249 ca. Giuliano, cristiano e di ceto medio, denunciato dovette comparire davanti al giudice, durante la persecuzione nel 249 ca., ma essendo stato colpito dalla gotta ai piedi (podagra), era stato trasportato da due servi, anch’essi cristiani. Uno dei due apostatò subito, mentre l’altro di nome Cronione, ma soprannominato Euno, rimase fedele alla fede in Cristo. Condannati entrambi a morte, furono condotti attraverso la città, legati su cammelli, mentre venivano flagellati; giunti sul luogo del supplizio, davanti ad una grande folla, furono gettati in un immenso rogo e bruciati vivi; altri riportano che furono invece buttati nella calce viva. Il loro emblema è la palma.
 
 
 
CODICE 37577
TITOLO S. Nazario, e Celso fanciullo Martiri
ANNO 1839 - 46
DIMENSIONE mm. 177 x 130 l'immagine; mm. 260 x 190 il foglio
AUTORI Incisore: Wenzel Giovanni - Disegnatore: Bigioli Filippo -Editore: Gentilucci Romualdo -
PREZZO Euro 30  
DESCRIZIONE Stampa antica con immagine dei Santi Nazario e Celso martiri, i cui corpi furono rinvenuti da Sant’Ambrogio. Paolino, biografo di Sant’Ambrogio riferisce che il vescovo di Milano ebbe un’ispirazione che lo guidò sulla tomba sconosciuta di due martiri negli orti fuori città. Erano Nazario e Celso. Il corpo del primo era intatto e fu trasportato in una chiesa davanti a Porta Romana, dove sorse una basilica a suo nome. Sulle reliquie di Celso, le ossa, sorse una nuova basilica. Nazario aveva predicato in Italia, a Treviri e in Gallia. Qui battezzò Celso che aveva nove anni. Furono martirizzati a Milano nel 304, durante la persecuzione di Diocleziano.
 
 
 
CODICE 37559
TITOLO SSi. Simone e Giuda Apostoli
ANNO 1839 - 46
DIMENSIONE mm. 177 x 130 l'immagine; mm. 260 x 190 il foglio
AUTORI Incisore: Cleter Gregorio - Disegnatore: Bigioli Filippo -Editore: Gentilucci Romualdo -
PREZZO Euro 30  
DESCRIZIONE Stampa antica con immagine dei santi Simone e Giuda Apostoli: il primo era soprannominato Cananeo o “Zelota”, e l’altro, chiamato anche Taddeo, figlio di Giacomo, nell’ultima Cena interrogò il Signore sulla sua manifestazione ed egli gli rispose: «Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui».
 
 
 
CODICE 37579
TITOLO S. Nemesio Martire
ANNO 1839 - 46
DIMENSIONE mm. 178 x 130 l'immagine; mm. 260 x 190 il foglio
AUTORI Incisore: Cleter Gregorio - Disegnatore: Bigioli Filippo -Editore: Gentilucci Romualdo -
PREZZO Euro 30  
DESCRIZIONE Stampa antica con immagine di San Nemesio di Alessandria Martire. Ad Alessandria d’Egitto San Nemesio fu calunniosamente denunciato al giudice dapprima come ladro. Assolto da questo crimine fu inseguito durante la persecuzione dell’imperatore Decio, e accusato davanti al giudice Emiliano di essere cristiano, sottoposto a ripetute torture e condannato al rogo in compagnia di altri ladri, a somiglianza del Salvatore che patì la croce insieme ai due ladroni.
 
 
 
CODICE 37580
TITOLO S. Onesimo Vescovo e Martire
ANNO 1839 - 46
DIMENSIONE mm. 175 x 130 l'immagine; mm. 260 x 190 il foglio
AUTORI Incisore: Wenzel Giovanni - Disegnatore: Bigioli Filippo -Editore: Gentilucci Romualdo -
PREZZO Euro 30  
DESCRIZIONE Stampa antica con immagine di Sant' Onesimo Martire. Di lui non si hanno quasi notizie. Fu un giovane schiavo che viveva a Colosse e che, derubato il padrone Filemone, scappò a Roma. Qui, incontrò San Paolo, prigioniero, che lo convertì e battezzò. Abbiamo queste notizie proprio da San Paolo, che scrisse una lettera a Filemone, offrendosi di restituire quanto rubato e chiedendo il perdono e la liberazione per lo schiavo. Il “Martirologio Romano” parla del suo martirio, raccogliendo una tradizione per cui Onesimo, consacrato vescovo da San Paolo che lo lasciò ad Efeso come sostituto di Timoteo, sarebbe morto a Roma lapidato, sembra sotto Domiziano.
 
 
 
CODICE 37582
TITOLO S. Oddo Fondatore dei Cluniacensi
ANNO 1839 - 46
DIMENSIONE mm. 177 x 130 l'immagine; mm. 260 x 195 il foglio
AUTORI Incisore: Salmon Adolfo Luigi (Salmson) - Disegnatore: Bigioli Filippo -Editore: Gentilucci Romualdo -
PREZZO Euro 40  
DESCRIZIONE Stampa antica con immagine di Sant' Oddone (Oddo) di Cluny. Il futuro Abate di Cluny era nato nella regione di Tours, verso l’880, da famiglia nobile. Suo padre, privo di discendenza, aveva chiesto la grazia di un figlio e quando nacque lo offrì a San Martino. Oddone venne però avviato alla vita da cavaliere e solo dopo una grave malattia il padre is ricordò del voto e gli permise di intraprendere la vita religiosa. Al tempo, però, la vita monastica era priva di vera spiritualità e spesso si riduceva alla "gestione di una rendita". Ma Oddone riprese la tradizione benedettina con la massima serietà, rinunciando a tutti i privilegi economici spettanti a un abate. Fissò la sua dimora a Cluny, da dove iniziò l’opera di riforma e addirittura di rifondazione della vita monastica. Oddone morì nel 942, quando i monaci cluniacensi erano sparsi in tutta Europa, salvando il patrimonio culturale del Vecchio Continente e permettendone il progresso.
 
 
 
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